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giovedì 28 gennaio 2021

IL RESTAURO DEL CENOTAFIO DI MARCO TULLIO CICERONE

di Renato Marchese

Nel primo semestre del 1957, la Soprintendenza ai Monumenti del Lazio, dispose i lavori di restauro del cenotafio attribuito a Marco Tullio Cicerone, che sorge sulla via Appia al Km. 139,200 in direzione Roma. Il progetto redatto dall’architetto Vincenzo Fasolo prevedeva il rifacimento di parte della base quadrangolare con massi poligonali e del torrione, attraverso interventi mirati e precisi che ne assicurassero la durevolezza nel tempo. 

I lavori di restauro si protraggono per circa due anni ed il risultato finale si può evincere dalle due immagini che fermano lo stato di consistenza prima dell’inizio dei lavori e ad opere ultimate. Il restauro ha interessato anche l’antico muro di confine con la via Appia, realizzato in “opus reticulatum”.

Nel 1959 i lavori di restauro giungono al termine. Nel giorno dell’inaugurazione del monumento, una folta presenza di autorità, locali e nazionali, presenziano all’apertura al pubblico del mausoleo.

Nelle immagini, purtroppo non di buona qualità, si possono vedere le impalcature erette per l’esecuzione dei lavori e tre fotografie, scattate il giorno dell’inaugurazione, riconosco l’ing. Carlo Chiota, Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, il consigliere comunale Pietro Tommasino, il sindaco dell’epoca Vincenzo Filosa ed il suo successore Vincenzo Aprea.








lunedì 25 gennaio 2021

FORMIA CITTA' DEI LIMONI

Da uno studio di agrumicoltura del 1933, effettuato nell'area sud della provincia di Roma (nel 1933 Formia era provincia di Roma), Formia é risultata la prima produttrice di limoni.
Nel tratto costiero che da sud di Terracina arriva fino alla foce del Garigliano si estendevano vasti agrumeti, concentrati in maggior parte nei dintorni di Fondi.
Fondi da sempre é stata la città che ha prodotto un maggior quantitativo di aranci, ma dallo studio del 1933 è risultato che Formia ha prodotto 5.700 q.li di limoni mentre la produzione fondata dell'agrume giallo si è fermata a 2.000 q.li, tanto da far garantire alla nostra città l'appellativo di "città dei limoni".
Formia era tutta una distesa di agrumi, dove il limone con il suo giallo intenso risplendeva in quel verde immenso.
Ancora oggi, alcuni miseri superstiti alberi si possono ammirare carichi di frutta, non ostante vivano in completo stato di abbandono.




venerdì 22 gennaio 2021

SAN GIOVANNI BATTISTA ED IL CRISTO 
IN UN DIPINTO DI RUBENS
di Renato Marchese
 
Tra i tanti dipinti di antichi maestri che hanno ritratto San Giovanni Battista infante con Gesù Bambino, quello del pittore fiammingo Peter Paul Rubens 1577-1640, (olio su tavola del 1615 - custodito nel Museo della Storia dell’Arte di Vienna), è senza dubbio uno dei più belli: il Bambino Gesù e il futuro profeta del deserto della Giudea accompagnati da due cherubini alati. Il quartetto sembra divertirsi in una sorta di gioiosa scampagnata, avendo portato con loro una quantità di frutta di varia natura. Il braccio sinistro di San Giovanni circonda la testa di un agnello che uno degli angeli cerca di sollevare, la mano destra del Cristo carezza una guancia del Battista. 

In una recente asta mi è capitato di osservare una splendida incisione che riproduce il dipinto di Rubens. L’opera calcografica è stata eseguita al bulino da un grande maestro incisore: il francese Ferdinand Joubert e reca la data del 1875. Joubert ha voluto dare un’impronta personale all’incisione aggiungendo due ortaggi accanto alla frutta ed una piccola croce di legno vicino al piede sinistro del Santo, attributo quasi sempre presente nelle immagini del Cristo Bambino e del Battista. 

Jean Ferdinand Joubert de la Ferté (1810-1884) è stato anche un valente fotografo ed inventore di nuove tecniche fotografiche. Ha inoltre inciso notevoli francobolli e marche fiscali del Regno Unito e gli Stati Confederati. E' stato anche l'incisore del “half penny giallo”, il primo francobollo dell’isola di Malta. 

Collezionando, oltre alle vedute, anche stampe dei nostri due Santi Patroni Erasmo e Giovanni Battista, non mi sono lasciato sfuggire la ghiotta occasione, riuscendo ad aggiudicarmi la bellissima incisione. 

Nell'immagine le due opere a confronto.




giovedì 21 gennaio 2021

CURIOSANDO SUL WEB 


Mi è capitato di leggere sul blog “Telefree” un articolo che non avevo mai letto. Il post,  scritto dal giornalista e amico Antonello Fronzuto, risale a circa 15 anni or sono. 







domenica 3 gennaio 2021

A TE CHE HAI L'ANIMO DELICATISSIMO...

Di Renato Marchese

 

Nel 1927, la tipografia del Senato in Roma, stampa per conto della libreria di Scienze e Lettere, un libretto di circa 70 pagine, firmato da Corrado Grossi dal titolo: "Il Golfo di Gaeta - Valle del Garigliano, spiaggia di Scauri, Formiae litus, Vendicio, Serapo".

L'esemplare in mio possesso reca una bellissima dedica, scritta da una donna da qualche mese residente in Formia, che offre il volume al suo "amato", per renderlo partecipe delle sensazioni che la nostra terra le sta offrendo:


"A te, che hai l'animo delicatissimo e che senti profondamente tutta l'arte e la poesia, offro, affinché tu possa avere più ampia visione di questo luogo e dei dintorni meravigliosi, dove da qualche mese vivo col pensiero costantemente rivolto a te, al sublime e al bello di cui è prodiga la natura. Evelina”


Formia 12.4.30 A VIII EF"