domenica 16 dicembre 2012
domenica 2 dicembre 2012
INVITO ALLA LETTURA
Fino al riscatto finale.
euro 16,00
genere: Gialli | Thriller
novembre 2012
martedì 23 ottobre 2012
I MITICI DI FORMIA: PEPPE SFRAGASSO DI NOME E DI FATTO
Nato a Formia il 21 marzo 1928 il caro Peppe si è sempre contraddistinto per le sue "baruffe" e per la sua grande passione per le "bionde", ma non di quelle in carne ed ossa ma liquide e con un solo nome "Peroni".
L'amore sconfinato per la birra lo ha condotto a commettere le azioni più impensate che lo hanno portato all'attenzione della cronaca spicciola quotidiana tra gli anni Sessanta e la fine degli Ottanta.
Molti se lo ricorderanno come funanbolico cameriere presso lo storico bar "Triestina".Con il vassoio stracolmo di bottiglie e bicchieri mentre faceva lo slalom tra le automobili per servire i clienti ai tavoli di fronte al bar su Via Vitruvio. Oppure durante le sedute del Consiglio Comunale che si svolgeva nella Biblioteca, Beppe, tuttofare, era a disposizione dei componenti del Consiglio, fungendo anche da buttafuori in caso di chiassose contestazioni.
Io l'ho conosciuto anche in ambito lavorativo, perché assunto alle dipendenze dell'Amministrazione Comunale, ci lavorò fino alla sua morte; sempre disponibile e altruista.
Mi piace ricordarlo in un singolare episodio che lo vide coinvolto con l'allora sindaco Antonio Ferrone. In occasione del cambio dell'Ammiragliato nella base navale Nato di Gaeta, era costume far visita, da parte del nuovo comandante, ai Sindaci delle città del Golfo.
Quella mattina Sfragasso era stato contattato per servire il buffet: come sempre ben distinto con il suo vestito nero, i capelli unti all'olio d'oliva e i suoi occhialoni scuri (che non toglieva neanche di notte) si presentò puntuale prima dell'inizio della cerimonia.
Arrivato il nuovo Ammiraglio, che non conosceva fisicamente il Sindaco, si diresse verso Peppe allungandogli la mano per il saluto all'Autorità, prontamente venne indicato il sindaco Antonio Ferrone.
Purtroppo l'amore per le "bionde" ce l'ha portato via prima del tempo E' venuto a mancare il 1.1.1989. A 23 anni dalla sua scomparsa lo ricordo sempre con affetto, quando lo incontravamo per via Vitruvio aveva sempre una parola dolce e una caramella da regalare a mio figlio.
Il giorno del suo funerale, dietro sua espressa richiesta, insieme al feretro è stata inumata una bottiglia della sua amatissima "bionda".
lunedì 28 maggio 2012
NICOLAS POUSSIN E IL MARTIRIO DI SANT'ERASMO
martedì 24 aprile 2012
lunedì 23 aprile 2012
martedì 10 aprile 2012
DA MOLA DI GAETA A FORMIA, NEGLI ANNULLI POSTALI DEL XIX SECOLO
Nel 1840, per la prima volta nel mondo, fu introdotto in Inghilterra l'uso del francobollo come mezzo di pagamento del servizio di corrispondenza.
Nello stesso periodo in Italia, o meglio, nei diversi Stati in cui il trattato di Vienna del 1815 aveva diviso il territorio italiano, il servizio veniva ancora pagato direttamente all'amministrazione postale, quasi sempre a cura del destinatario.
Sempre nel congresso di Vienna venne sancito la riunione del Regno di Napoli con quello di Sicilia per formare il Regno delle due Sicilie. Il Regno di Napoli comprendeva tutti i domini ”al di qua del faro (di Messina)” e cioè il basso Lazio, l'Abruzzo, la Campania, la Puglia e la Calabria. Il Regno di Sicilia comprendeva tutte le province "al di là del faro" e cioè Caltanissetta, Catania, Girgenti, Messina, Noto, Palermo e Trapani.
Officina di Posta si chiamava nel XIX secolo l'Ufficio Postale. Quella di Mola di Gaeta ebbe i suoi natali all'inizio del 1800: officina che riceveva la posta e la smistava per tutto il Regno di Napoli ed anche al di fuori.
L'Officina di Posta di Mola di Gaeta era importante per la sua strategica collocazione sull'Appia tra Roma e Napoli, sul cammino di Itri, Fondi, con prosecuzione per Terracina e Roma, sulla strada corriera pontificia verso nord e sul cammino del Garigliano, S. Agata, Sparanise, Capua, Aversa e Napoli verso sud. Numerosi comuni limitrofi, come Maranola, Castellonorato, Spigno, Fratte (oggi Ausonia), Coreno, Castelforte, SS.Cosma e Damiano e San Giorgio a Liri, Sant'Apollinare, San Giovanni Incarico, si servivano dell'Officina di Mola per smistare la propria corrispondenza; anche Gaeta, fino a che non ebbe la propria Officina di Posta, istituita intorno al 1840-45, fu costretta a concentrare la propria corrispondenza presso l'Officina di Mola.
La corrispondenza, in partenza, veniva bollata con un annullo identificativo della città. In epoca di dominazione francese , nel 1809, vennero utilizzati due annulli di tipo lineare, il primo con la lettera iniziale "M" più grande del resto del timbro e quasi sempre di colore nero, raramente in rosso, il secondo tutto di eguale dimensione ma con le lettere più distanziate fu utilizzato con inchiostro di colore nero e rosso.
Con la Restaurazione borbonica del 1815, gli annulli lineari furono utilizzati ancora per un decennio; nel 1826 vennero sostituiti con un annullo di forma ovale a sua volta sostituito con un ovale di dimensioni maggiori intorno al 1845. Questi annulli, di colore nero e rosso, furono utilizzati anche quando comparvero (1° gennaio 1858) i primi francobolli del Regno di Napoli (filatelicamente diviso dal Regno di Sicilia) con l'aggiunta di un secondo timbro con scritta "annullato" che veniva apposto sui francobolli.
Nel 1859 i bolli ovali furono sostituiti da bolli circolari muniti di data, quasi sempre di colore nero e utilizzato anche per annullare i francobolli.
Con Regio Decreto n. 507 del 13 marzo 1862, Mola di Gaeta riprese l'antico nome di Formia e l'officina di Posta venne dotata di bollo con doppio cerchio con scritta Formia tra i due cerchi e data su tre righe all'interno.
Intorno al 1870 il doppio cerchio "Formia", di dimensioni leggermente maggiori veniva abbinato con un timbro numerale, 1052, di forma rettangolare puntiforme che veniva utilizzato per annullare i francobolli.
Nel 1877 l'annullatore numerale puntiforme venne sostituito con altro sempre con il numero 1052 ma di forma circolare e formato da barre orizzontali, l'anno successivo il doppio cerchio venne sostituito con timbro a cerchio unico.
Nel 1889 gli annulli numerali vennero dismessi ed entrò in uso un timbro formato da un cerchio semplice con datario (lettera 11), sostituito alla fine del secolo con un annullo tondo riquadrato. Con Regio Decreto n. 2775 del 6 gennaio 1866 al comune di Formia viene conferito il titolo di Città, con una simpatica e curiosa condizione "... d'istituire ogni anno nel Nostro giorno natalizio due maritaggi di L. 100 caduno a favore delle donzelle povere ed orfane..."