PIETRO NENNI
A FORMIA
Pietro Nenni, nato a Faenza in
provincia di Ravenna il 9 febbraio 1891, é stato un grande uomo politico,
convinto pacifista e ottimo giornalista. Nenni avrebbe voluto esercitare la
professione di ceramista: nel 1907 era impiegato in una fabbrica di ceramiche a
Faenza. Nel 1908 la fabbrica a seguito di una ristrutturazione licenzia molti
lavoratori tra cui lo stesso Nenni, reo di aver aderito al grande sciopero
agrario di Parma di quell’anno.
Voglio ricordare Pietro Nenni, poiché
come molti altri personaggi della storia, della politica, dello spettacolo e
dello sport, ha amato profondamente Formia. Nella nostra Città amava rilassarsi
e passare periodi di vacanze. L'amicizia con il produttore teatrale formiano
Remigio Paone portò Nenni a conoscere ed amare Formia, dove con la moglie
Carmen era spesso ospite. Qui comprò un terreno e fece edificare una villa in
località Vendicio, nei pressi del mausoleo di Cicerone, a ridosso della via
Appia con vista sul Golfo.
Da ragazzo abitavo nelle prossimità
della villa di Nenni e spesso lo vedevo passeggiare sulla litoranea o andare in
bicicletta sull'Appia tra Formia e Itri. Quando chiedevo a mio padre chi era
quell'uomo che spesso vedevamo passare sotto casa, mi rispondeva che era stato
un grande partigiano e che aveva contribuito notevolmente alla costruzione
della Repubblica del nostro Paese. Ho sempre nutrito una profonda ammirazione
per quell'uomo, dall'apparenza schiva e solitaria, ma che ha sempre suscitato
in me interesse e curiosità. Il mio avvicinamento al Partito Socialista
Italiano all'inizio degli anni Settanta,
mi ha dato la possibilità di conoscere e parlare con lui.
Era un pomeriggio assolato di luglio,
quando il mio amico Franco C. mi condusse a conoscere l'anziano Leader del nostro
Partito.
Pietro Nenni e Franco C. erano amici
da vecchia data, e quando arrivava a Formia, uno dei suoi primi pensieri era di
telefonargli, per farsi aggiornare sulla situazione politica e amministrativa
della Città.
Ci accolse con molto garbo e cortesia,
Franco mi presentò dicendogli che molti giovani si stavano avvicinando al
nostro Partito. Lui sorridendomi strinse la mia mano e mi carezzo il capo
dicendo che il futuro del nostro Paese era nelle mani di noi giovani e che lui
ormai anziano aveva già dato tutto il possibile. Ci sedemmo nel giardino,
all'ombra del portico con vista sul Golfo. Dopo aver discusso sulla situazione
politica del momento, volle metterci al corrente del suo stato di salute.
Soffriva di una cataratta congenita e, guardandomi attraverso le spesse lenti,
con quei suoi occhi di un intenso azzurro, mi disse : "Tu riuscirai certamente a distinguere bene il promontorio di
Gaeta, io invece riesco solo a intravedere una velata sagoma adagiata sul
mare". Prima di congedarci, ci mostrò il suo studio, la scrivania dove
amava scrivere e dove erano adagiati una quantità enorme di libri, giornali e
riviste. Sul lato destro della parete faceva bella figura un suo ritratto, di
eccellente fattura, in parte coperto da pile di giornali. Ci salutò garbatamente,
accompagnandoci insieme alla signora Carmen per un piccolo tratto del viale che
conduce sulla via Litoranea, da dove eravamo venuti.
Antonio Proia, scrittore originario
di Minturno, nel suo libro "Una militanza Socialista nel Sud
Pontino", così scrive: "Nelle pagine del suo Diario Nenni
esprime una predilezione entusiastica di Formia e per il Golfo di Gaeta, come
luogo della desiderata pace dello spirito, il suo otium meditativo e creativo.
Nelle 2400 pagine dei tre tomi del Diario, pubblicato postumo a cura della
figlia Giuliana e di Giuseppe Tamburrano, Presidente della fondazione Nenni,
Formia viene citata ben 200 volte."
L'ho rivisto per l'ultima volta nel
gennaio 1977, durante la cerimonia funebre celebrata a Formia per la morte di
Remigio Paone. Fedele all'amicizia di una vita, non ostante l'età e la salute
cagionevole, volle accompagnare a piedi, il feretro dall'uscita della chiesa di
Santa Teresa fino al Largo Paone, dove il corteo proseguì in automobile diretto
al cimitero di Castagneto. Pietro Nenni
morì a Roma il 1° gennaio 1980.
Foto 01 - Pietro Nenni in bicicletta
sull'Appia nei pressi del Mausoleo di Cicerone.
Foto 02 - Pietro Nenni nel cortile
della villa di Formia in compagnia della moglie Carmen e con lo sfondo del
colle Acervara.
Nessun commento:
Posta un commento