Cerca nel blog

Etichette

domenica 25 aprile 2021

ARTHUR BLASCHNIK A FORMIA
L’attenzione dei, viaggiatori e studiosi che nei loro Grand Tour hanno attraversato il nostro territorio, non si è limitata alla realizzazione di incisioni o alla descrizione, nei loro diari di viaggio, dei luoghi che visitavano, ma si è anche tradotta in altre e più significative espressioni artistiche, quali disegni, chine, acquerelli e dipinti quasi tutti di notevole pregio.
Tra i numerosi viaggiatori illustri, il pittore polacco Arthur Blaschnik, è stato senza dubbio uno di quelli che ha lasciato una importante opera grafica, che rappresenta il quartiere alto di Formia, all’l’ingresso occidentale della città. Arthur Blaschnik (1823, Strehlen - 1918 Berlino), dopo aver completato i suoi studi accademici a Vienna viene in Italia attratto dalla bellezza delle opere di altri artisti. Viaggiò attraverso l'Alto Adige in Italia nel 1852 all'età di 30 anni e rimase a Venezia e Firenze prima di stabilirsi a Roma nell'ottobre 1853. Qui si è affermato come pittore dipingendo rovine romane e aree archeologiche della periferia della città. Realizza inoltre una serie di disegni di vedute italiane per l'album di viaggio dell'imperatrice Carlotta di Russia, consorte del re prussiano Federico Guglielmo IV. Nel 1856, sempre a Roma, entra nell'Associazione Artisti Tedeschi, fondata nel 1845, come membro del Consiglio Direttivo. Da Roma si sposta più volte verso Napoli e Capri, fermandosi sovente a Formia, ed esegue numerosi disegni che verranno pubblicati nel giornale “Leipziger Illustrierte Zei-tung”, edito a Lipsia.  Nel 1874 sposò la scrittrice Fanny Arndt (1827–1906), che aveva conosciuto durante il suo viaggio in Italia. Dopo 28 anni a Roma, Blaschnik tornò in Polonia e nel 1880 si stabilì definitivamente a Berlino. Dopo la morte della moglie Fanny Arndt, ritornò di nuovo a Roma nel 1907 e nel 1908. Arthur Blaschnik scompare a Berlino nel 1918 all'età di 96 anni. 
Nelle immagini: l’opera del Blaschnik, custodita nella mia collezione, datata 1853, disegno eseguito a matita e biacca della via Appia (oggi via Rubino), con vista del campanile della chiesa del Carmine, distrutto nell'ultima guerra mondiale, la chiesa di Santa Teresa e sulla parte destra, in primo piano, la vasta terrazza dell'edificio del telegrafo che era ubicato nei pressi del ponte di Rialto, e un ulteriore disegno a matita, custodito nel Muzeum Narodowe w Warszawie (Museo Nazionale in Varsavia) che raffigura il prosieguo della terrazza con veduta di Gaeta.

Nessun commento:

Posta un commento