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martedì 4 ottobre 2022

UN VENTAGLIO DA MOLA
Il ventaglio ha antichissime origini che probabilmente risalgono al V secolo avanti Cristo. Fu certamente utilizzato nella civiltà egizia e successivamente in quella greca. Corredati di stecche interne e guardie in madreperla, avorio o tartaruga, i ventagli sono oggi oggetti ricercatissimi dai collezionisti. Il ventaglio è stato visto come un oggetto complementare, spesso presente nella pittura classica a testimonianza del raffinato gusto di un’epoca passata che distingueva l’aristocrazia dal popolo. La peculiarità del ventaglio artistico riveste lo stesso valore di un dipinto su tela poiché, oltre ad essere realizzato, come una tela in un solo esemplare, è frutto di una manifattura artigianale di altissimo livello, con montature che vanno dall’avorio alla tartaruga, alla madreperla e persino ai metalli preziosi come l’argento e l’oro, con la presenza anche di perle e pietre preziose. Sono riuscito ad acquistarne un esemplare particolarmente interessante, sia per la sua rarità che per il suo stato di conservazione. Si tratta di un bellissimo ventaglio realizzato verso la fine del secolo XIX, forse unico nel suo genere . Su una delle pagine è dipinta una gouache raffigurante Mola di Gaeta, (oggi Formia); e poiché era in uso dipingere vedute solo di grandi e importanti città, la veduta di Mola di Gaeta rende ancor più raro e prezioso il ventaglio. Le stecche interne e le guardie realizzate in tartaruga ne impreziosiscono il valore artistico e commerciale; la sua apertura massima raggiunge i cinquanta centimetri. Il retro ritrae invece un trittico della città di Sperlonga, piccolo centro marinaro ubicato nella parte settentrionale del Regno di Napoli, ed è visibile il borgo posto al centro tra la torre Truglia e la grotta di Tiberio.

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