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domenica 10 luglio 2011

IL PITTORE FORMIANO TITO ROSSINI ALLA BIENNALE DI VENEZIA

Tito Rossini, annoverato dalla critica come uno dei maggiori artisti figurativi italiani degli ultimi decenni, è stato invitato ad esporre una sua opera alla Biennale di Venezia. Rossini vive e lavora a Formia e dalla sua terra, dal suo microcosmo, ha tratto ispirazione per alcuni dei suoi quadri più famosi, oggi presenti in numerose collezioni pubbliche e private. “Natura morta con arance” campeggia nell’appartamento privato di S.S. Benedetto XVI. Tito Rossini, presente alla Quadriennale Romana del 1996, vincitore nel 2003 del prestigioso Premio Michetti, è un protagonista di rilievo nel panorama artistico nazionale per il recupero dei valori legati alla tradizione della pittura italiana del ‘900. D. Trombadori, G. Giuffrè, M. Di Capua hanno associato l’artista formiano alla Scuola Romana e al recupero del realismo magico. Rossini, infatti, spicca nel panorama dell’arte contemporanea per la cura con cui esprime paesaggi, nature morte, interni domestici dai tratti riconoscibili, eppure appartenenti ad una dimensione più alta e diversa rispetto a quella oggettiva. Una dimensione che è al tempo stesso impregnata di realtà e di accesa spiritualità. L’invito ufficiale a partecipare alla più prestigiosa rassegna italiana di arte contemporanea costituisce, pertanto, il giusto coronamento di una carriera artistica di assoluto rilievo. Il Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia, curato da Vittorio Sgarbi, ha l’intenzione di fotografare lo stato dell’Arte di tutto il territorio nazionale. Sia per contrastare la consuetudine che vede, nelle opere selezionate per la manifestazione, solo ed esclusivamente il pensiero di chi le ha scelte, sia per celebrare con l’Arte i 150 anni dell’Unità d’Italia. “La mia Biennale – ha infatti affermato Sgarbi - sarà dunque quella del centocinquantesimo dell’unità d’Italia, e dovrà esibire gli artisti che, con il loro valore, meglio illustrino il prestigio nell’arte della nostra nazione.” La novità di quest’anno è costituita dal decentramento delle sedi espositive. Ogni regione italiana ospita nel proprio capoluogo le opere degli artisti selezionati in modo da garantire una visione caleidoscopica del panorama dell’arte in Italia. La sede scelta per il Lazio è Palazzo Venezia a Roma, dove la mostra sarà inaugurata giovedì 23 giugno e potrà essere visitata fino a 22 settembre 2011.

Roberto Tortora

3 commenti:

  1. ndavo nella bottega del papà, costui non mancava mai di aggiornarmi sulle opere del figlio, con fierezza. Lasciava il lavoro ( sartoria) , saliva per le scale di legno che portavano ad un soppalco-studio...e riscendeva con i quadri...Voglio ricordare , non senza una punta di orgoglio,che Tito Rossini ha esposto all'inizio proprio al Centro "La Scaletta" di Formia, diretto prima da mio padre poi da me. Lo si vedeva spesso osservare le opere esposte, curiosare tra le iniziative,mostrare chiaro interesse per le varie Mostre. E parole di ammirazione Tito aveva sempre per le opere di Filippo Ciufo, come si evince da commenti lasciati sul librone delle iniziative del Centro.Poi Tito sparì , per la sua strada...Lo ritrovo, con grande compiacimento, alla..BIENNALE ...AUGURI DI CUORE , TITO ROSSINI, grazie RENATO !!!! Carlantonio Ciufo 14 luglio 2011

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  2. nb del mio commento manca la parte iniziale , non so xchè, la posterò domani. Mi scuso per Google , ringrazio se vorrete leggere quanto manca!

    Carlantonio Ciufo

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  3. QUANDO A FORMIA "LA SCALETTA" - COMMENTO di CARLANTONIO CIUFO -------------PARTE 1-----


    .....E pensare che Tito , ancora adolescente , veniva a trovarci al Centro d'Arte e Cultura La Scaletta di Formia, per presentarci i suoi primi
    lavori! Mio padre , pittore Filippo Ciufo , mi diceva : " Secondo me, questo ragazzo ha talento , mi piacciono i suoi tratti , i suoi messaggi , i suoi temi....Tito va seguito e incoraggiato ! " . Una profezia vincente ! Personalmente , lo ricordo piuttosto riservato ,meditativo, di poche parole ,sguardo fiero ma dolce, profondo ,
    sgusciava lungo i muri e spariva... Quando an-

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