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martedì 23 gennaio 2024

I VENTICINQUE PONTI
La storia del viadotto del Pontone, i cosiddetti “25 Ponti” la conosciamo legata alla ferrovia Gaeta – Formia – Sparanise, inaugurata il 4 maggio 1892, quando venne aperta all’esercizio la nuova linea ferroviaria che da Sparanise raggiungeva Gaeta, passando per Sessa Aurunca, Minturno e Formia. Per Gaeta, isolata dall’entroterra e non attraversata dall’Appia, si dimostrò immediatamente un importante punto di comunicazione. I “25 Ponti” costituiscono una imponente opera, forse tra le più importanti realizzate alla fine dell’800 nel basso Lazio: in località Piroli sovrapassavano l’Appia e si presentavano maestosi al viandante del tratto Itri - Formia. Nel giugno del 1933, alla presenza di numerose autorità, tra cui l’allora Ministro degli Interni Costanzo Ciano, prese il via la “Littorina”, nuova automotrice con motore a scoppio di 120 HP, capace di raggiungere una velocità massima di 130 km. orari, che in seguito collegherà in pochi minuti il centro di Gaeta a quello di Formia, passando sullo storico viadotto. Diversi tratti della linea ferroviaria furono fatti saltare dai genieri tedeschi, che nel 1943 minarono i “25 Ponti”, riducendo 21 delle 25 arcate dell’imponente viadotto ferrato in un ammasso di macerie. Soltanto nel 1948, vennero appaltati dalle Ferrovie dello Stato i lavori di ricostruzione, ultimati nel 1950. L’Impresa Bajetti-Rocchi di Roma si aggiudicò la ricostruzione del viadotto composto da 25 luci di ml. 12 ciascuna, e ricostruito con le stesse caratteristiche tecniche e architettoniche del precedente. Con l'inaugurazione della Stazione di Formia sulla, direttissima Roma - Napoli, avvenuta il 16 luglio 1922, iniziò un lento declino della linea ferroviaria Gaeta - Formia - Sparanise. Da itinerario alternativo per raggiungere Napoli da Roma, nel luglio del 1957 venne chiusa e trasformata in collegamento di servizio urbano tra le città di Formia e Gaeta. Nel 1966, senza apparenti importanti motivazioni, la littorina andò in pensione ed il traffico passeggeri, che era notevole, venne effettuato con autobus che collegavano le due stazioni ferroviarie, senza effettuare fermate intermedie, ed il tronco ferroviario venne usato esclusivamente per il trasporto merci. Infine la chiusura dell’A.V.I.R. (la vetreria di Gaeta) mandò in completo disuso l’intero tratto, lasciando i “25 Ponti” in totale abbandono. Il traffico caotico che collega Formia e Gaeta soprattutto nel periodo estivo, imporrebbe oggi il ripristino di questo collegamento ferroviario tra le due città, senza eccessivi impegni di spesa; la breve distanza consentirebbe ancora il trasporto ferroviario, evitando gli onerosi costi di elettrificazione, consentendo alla famosa “Littorina” di ritornare a fare spola tra Formia e Gaeta. Da qualche anno si sta lavorando per il ripristino della linea ferroviaria ma tra burocrazia amministrativa e ricorsi vari ancora non si sa quando il servizio ferroviario ritornerà ad essere operativo.. I VENTICINQUE PONTI La storia del viadotto del Pontone, i cosiddetti “25 Ponti” la conosciamo legata alla ferrovia Gaeta – Formia – Sparanise, inaugurata il 4 maggio 1892, quando venne aperta all’esercizio la nuova linea ferroviaria che da Sparanise raggiungeva Gaeta, passando per Sessa Aurunca, Minturno e Formia. Per Gaeta, isolata dall’entroterra e non attraversata dall’Appia, si dimostrò immediatamente un importante punto di comunicazione. I “25 Ponti” costituiscono una imponente opera, forse tra le più importanti realizzate alla fine dell’800 nel basso Lazio: in località Piroli sovrapassavano l’Appia e si presentavano maestosi al viandante del tratto Itri - Formia. Nel giugno del 1933, alla presenza di numerose autorità, tra cui l’allora Ministro degli Interni Costanzo Ciano, prese il via la “Littorina”, nuova automotrice con motore a scoppio di 120 HP, capace di raggiungere una velocità massima di 130 km. orari, che in seguito collegherà in pochi minuti il centro di Gaeta a quello di Formia, passando sullo storico viadotto. Diversi tratti della linea ferroviaria furono fatti saltare dai genieri tedeschi, che nel 1943 minarono i “25 Ponti”, riducendo 21 delle 25 arcate dell’imponente viadotto ferrato in un ammasso di macerie. Soltanto nel 1948, vennero appaltati dalle Ferrovie dello Stato i lavori di ricostruzione, ultimati nel 1950. L’Impresa Bajetti-Rocchi di Roma si aggiudicò la ricostruzione del viadotto composto da 25 luci di ml. 12 ciascuna, e ricostruito con le stesse caratteristiche tecniche e architettoniche del precedente. Con l'inaugurazione della Stazione di Formia sulla, direttissima Roma - Napoli, avvenuta il 16 luglio 1922, iniziò un lento declino della linea ferroviaria Gaeta - Formia - Sparanise. Da itinerario alternativo per raggiungere Napoli da Roma, nel luglio del 1957 venne chiusa e trasformata in collegamento di servizio urbano tra le città di Formia e Gaeta. Nel 1966, senza apparenti importanti motivazioni, la littorina andò in pensione ed il traffico passeggeri, che era notevole, venne effettuato con autobus che collegavano le due stazioni ferroviarie, senza effettuare fermate intermedie, ed il tronco ferroviario venne usato esclusivamente per il trasporto merci. Infine la chiusura dell’A.V.I.R. (la vetreria di Gaeta) mandò in completo disuso l’intero tratto, lasciando i “25 Ponti” in totale abbandono. Il traffico caotico che collega Formia e Gaeta soprattutto nel periodo estivo, imporrebbe oggi il ripristino di questo collegamento ferroviario tra le due città, senza eccessivi impegni di spesa; la breve distanza consentirebbe ancora il trasporto ferroviario, evitando gli onerosi costi di elettrificazione, consentendo alla famosa “Littorina” di ritornare a fare spola tra Formia e Gaeta. Da qualche anno si sta lavorando per il ripristino della linea ferroviaria ma tra burocrazia amministrativa e ricorsi vari ancora non si sa quando il servizio ferroviario ritornerà ad essere operativo..
Nelle immagini il viadotto del Pontone nei primi anni del Novecento, mentre salta sotto le mine tedesche nel 1943, la consegna del cantiere all'impresa Bajetti - Rocchi nel 1948, lo stato dei lavori nel dicembre 1948 e maggio 1949, infine il viadotto a ricostruzione ultimata nel 1950 e la littorina ferma nella stazione di Formia alla fine degli anni '50

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