I COLLI SI RIVESTONO DI PAMPINI E VI SI EDUCAN GLI ULIVI
“Là dove il terreno più abbondante si depositava nelle sinuosità del suolo e nelle piccole valli, ivi annua biondeggia la messe, i colli si rivestono di pampini, vi si educan gli ulivi ed ogni maniera di piante fruttifere. E aggiungi, che questa natura stessa selvaggia del sito lo rende il più favorito de’ cacciatori, che sulla pesta delle timidi lepri, o al volo insidiano le quaglie che nell’opportuna stagione ivi soffermansi a stormi, vi si traggono volentieri.”
Così Pasquale Mattej descriveva la nostra terra nel 1846.
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