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martedì 30 novembre 2021

BREVE STORIA DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI FORMIA
Quando il 3 maggio 1892 entrò in funzione la Stazione Ferroviaria di Formia, sulla linea Gaeta-Formia-Sparanise, nessuno avrebbe mai immaginato quale importante futuro era destinato a questo piccolo scalo ferroviario con solo due binari. Il 16 luglio 1922, veniva inaugurato il primo tronco ferroviario da Roma a Formia sulla “Direttissima Roma-Napoli”, e la rinnovata Stazione Ferroviaria di Formia divenne una delle più importanti opere portate a termine tra il Lazio e la Campania. Da tempo si parlava di una nuova linea ferroviaria che collegasse Roma a Napoli in breve tempo, in alternativa alla lenta Roma-Segni-Cassino-Napoli, già in funzione dal 1863 e che aveva interessato tre differenti amministrazioni statali: la Monarchia Borbonica, il neonato Regno d’Italia e lo Stato Pontificio. Il primo progetto della Direttissima porta la data dell’anno 1871, ma soltanto nel 1907, con apposita legge sulla progettazione di nuove ferrovie, fu affidata all’Amministrazione delle Ferrovie dello Stato la costruzione della Direttissima. La nuova linea, per la quasi totalità prettamente in rettifilo, con pochissime curve d’ampio raggio, pendenze insignificanti, assenza di passaggi a livello e soprattutto a trazione elettrica, consentiva una maggiore velocità di quella a vapore e avrebbe ridotto di circa un’ora e mezza il viaggio tra Roma e Napoli, portandolo a tre ore, in luogo delle quattro e mezzo della linea Roma-Segni-Cassino-Napoli. I lavori della costruzione della nuova linea iniziarono nel 1907; nel tratto che da Formia conduce al fiume Amaseno, furono comprese le due gallerie più lunghe di tutta la linea, quella di Priverno-Fossanova e quella di Fondi-Sperlonga, di circa 7 km. cadauna. I lavori di traforo delle gallerie durarono 5 anni e furono completati nel 1912, quando il resto della ferrovia era ancora all’inizio. Allo scoppio della prima guerra mondiale i lavori vennero sospesi e ripresero proseguendo a rilento nel 1920. Con l’insediamento del governo fascista venne dato una forte impulso ai lavori che proseguirono con celerità, tanto da ultimare il primo tratto fino a Formia già nel 1923 e concludersi, come preventivamente determinato, nel 1927. L’inaugurazione della stazione di Formia, avvenne il 16 luglio del 1922, alla presenza del re Vittorio Emanuele III, con una fastosa cerimonia presenziata da autorità civili e militari locali e nazionali. 
Fino al completamento della Direttissima avvenuta nel mese di ottobre del 1927, i treni provenienti da Roma, a Formia venivano istradati sul vecchio tratto della linea Gaeta-Sparanise fino a Caserta, per poi raggiungere Napoli sul vecchio tronco ferroviario. L’interessante denominazione Direttissima pare sia opera di un deputato napoletano che, affine ad usare i superlativi, la chiamò così nei suoi interventi di preparazione alla legge ferroviaria, e tanto piacque che ne divenne il toponimo indiscusso. Gli eventi bellici dell’ultimo conflitto mondiale non risparmiarono la stazione ferroviaria di Formia che venne quasi totalmente distrutta, rimanendo inattiva fino al mese di luglio del 1949, quando i lavori di ricostruzione riconsegnarono una nuova stazione più moderna, senza le pensiline di metallo in stile Liberty e con il numero dei binari portato a cinque, tutti a servizio dei passeggeri. Nel 1926, la Stazione di Formia partecipò al "Concorso Abbellimento Stazioni", ricevendo un'ambita medaglia di vermeil.

Nelle immagini il frontespizio e uno stralcio su Formia della corografia del progetto originale, il giorno dell'inaugurazione avvenuta il 16 luglio 1922 alla presenza del re Vittorio Emanuele III e il riconoscimento del concorso ricevuto nel 1926. 

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