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mercoledì 24 novembre 2021

IL PRINCIPE ANTONIO DE CURTIS IN ARTE TOTO’ A FORMIA NEL 1937

Che il principe Antonio de Curtis, in arte Totò, avesse frequentato Formia negli anni Cinquanta durante le riprese del film “Totò terzo uomo” è un’informazione conosciuta, ma che la frequentasse anche negli anni Trenta prima del secondo conflitto mondiale e probabilmente una notizia poco conosciuta. 
Durante le riprese del suo primo film in assoluto “Fermo con le mani”, diretto da Gero Zambuto nel Centro Safa Palatino di Roma, nel 1937, amava fermasi a Formia dove probabilmente già conosceva il produttore e regista teatrale Remigio Paone.
Il ritrovamento di una cartolina illustrata di Formia, scritta da Totò ad un amico di Roma e datata 1.4.1037 ne è la conferma.
Per la cronaca del tempo, lo scrittore e giornalista Marco Ramperti, sulla rivista settimanale L’Illustrazione Italiana così scriveva: 
«Non mancate a Fermo con le mani, dove riappare Erszi Paal e dove si rivela Totò. Pare a me che la ballerina di Budapest non manchi, oltre che di vaghezza e di estro, di fotogenia: ma, soprattutto, subisce l'attrazione di Totò nella magrezza fantomatica e nella snodatura marionettistica di certi suoi passi di danza, dove il pallore e l'automatismo concorrono, insieme con la bravura, a una specie di pauroso incantamento, di allucinazione irresistibile».

Nelle immagini alcuni fotogrammi di Totò nel porto Caposele tratti del film “Totò terzo uomo” e la cartolina, facente parte della mia collezione, spedita da Formia nel 1937.

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