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sabato 15 gennaio 2022

NOVITÀ DAL CONVEGNO “FORMIANUM” di Salvatore Ciccone
Al 2001 risale l’ultimo “Formianum”, il Convegno di Studi sui giacimenti culturali del Lazio meridionale che, promosso dal “Centro Studi Archeologici P. Mattej” sede Archeoclub d’Italia e giunto a dieci edizioni annuali, si era distinto come appuntamento atteso e qualificato per la conoscenza del patrimonio storico e monumentale di Formia. Al 2011 risale la pubblicazione dell’ottavo volume degli Atti, sul tema monografico “Vitruvio, opera e documenti”, fondamentale compendio degli studi su questo architetto celebre per il trattato “De Architectura” dedicato all’imperatore Ottaviano Augusto, poi riscoperto e basilare nelle opere del Rinascimento: le tracce di Vitruvio nelle epigrafi della famiglia e nei monumenti sul suolo formiano ne indicano la più probabile origine. Il 2021 al suo scadere vede la luce il nono volume, a distanza di vent’anni dal convegno e in una situazione non certo agevole, ma di sprone al recupero di un ritardo così grande avutosi per una rara e complessa serie di cause, buona parte di natura esterna e che per questo meritano l’oblìo. La nona edizione del “Formianum” si era tenuta domenica 18 novembre 2001, presso il Palazzo Municipale di Formia con il Patrocinio della Città e dell’allora Ministero per i Beni e le attività Culturali. Malgrado gli anni trascorsi i contributi non ne hanno risentito, perché in gran parte continuamente aggiornati dagli Autori o comunque specifici nel loro inalterabile apporto di novità, per la qual cosa questi Atti rappresenteranno un insostituibile strumento di avanzamento delle conoscenze e di propositi sul patrimonio culturale del Lazio meridionale. Il compimento di questo nuovo traguardo si deve ancora alla disponibilità mai mancata dell’Editore Armando Caramanica di Minturno, per merito del quale fin dall’esordio del convegno ha assicurato la stampa degli Atti con affermazione anche negli ambiti scientifici internazionali. Gli argomenti miscellanei trattati nelle 248 pagine del volume comprendono Fondi, Sperlonga, Gaeta e Formia, “Minturnae” e il Garigliano, Cassino, interessando quindi buona parte del Lazio meridionale costiero e il diretto rapporto per via fluviale con l’entroterra; Formia, da esclusivo territorio delle prime edizioni, è divenuto la confluenza delle ricerche di un’area vasta, oltre attuali suddivisioni municipali. Per questa caratteristica acquisita, l’avvio della diffusione del volume sarà associata a ripetute presentazioni in diverse località. Gli apporti di novità e di avanzamento delle conoscenze sicuramente daranno nuova linfa nella interpretazione di siti archeologici, talvolta rimasti imprigionati nella loro apparenza e notorietà, comunque poco considerati in una visione complessiva o attraverso una appropriata analisi; così per i documenti su cui si fonda la storia di luoghi, di funzioni sociali e dell’urbanistica, dall’Antichità al Medioevo, al ‘500. Gli Autori e temi degli Atti del “Formianum” IX-2001 sono di seguito elencati: Salvatore Ciccone - Osservazioni sull’architettura della Tomba di Cicerone a Formia; Nicoletta Cassieri - Contributi per una migliore conoscenza archeologica del territorio di Gaeta; Raimondo Zucca - “P. Cornelius L. F. Aimilia Tribus Pollio Formianus” concessionario di “Metalla” a “Carthago Nova”; Massimiliano Di Fazio - Le antiche mura di Fondi. Ipotesi sul primo insediamento; Adelina Arnaldi - Sacerdozi municipali a “Fundi”; Mariano Ferligoi - Il Castello di Mola: un compendio sull’architettura; Cesare Crova - Il sistema di difesa costiero nel Regno di Napoli in età vicereale. La Torre di Scàuri: studio storico, rilievo e restauro; Maria Teresa D’Urso - Il “Liris”-Garigliano, un fiume di storia; Maria Elena Fino - Il candelabro del cero pasquale nella Cattedrale di S. Erasmo a Gaeta; Luigi Cardi - Carlo V a Gaeta; Silvana Errico - Didattica e interpretazione critica delle testimonianze storiche: esperienze e proposte per una “Archeoscuola”. Il volume conta inoltre due addende in relazione a contributi pubblicati nei volumi precedenti: Salvatore Ciccone - La Grotta di Tiberio a Sperlonga: una nuova lettura dalla “piscina” (con ristampa dello studio del medesimo Autore: Segni di un antico paesaggio marino nella Villa di Tiberio a Sperlonga); Silvana Errico - aggiornamenti sui nuovi scavi e sul nuovo restauro del teatro di Cassino. Sono quindi 14 contributi che portano a ben 97 i titoli della collezione degli Atti sui vari campi di ricerca, dalla preistoria al recente passato, dall’architettura all’urbanistica, a quello propriamente archeologico, epigrafico, storico e della tradizione nel detto ambito territoriale. Personalmente, quale curatore di “Formianum” fin dal suo concepimento, ritengo il volume raggiunto quale punto di un nuovo inizio. Infatti in questo ampio intervallo di tempo lasciato scoperto dal convegno, a Formia come nel circondario non si è registrata alcuna valida alternativa, né una migliore condizione e considerazione delle risorse culturali. Per questo è già in progetto la riedizione del convegno in una forma rinnovata e più propositiva nel recupero, utilizzo e appropriata divulgazione dei beni culturali. Contestualmente si sta approntando il decimo volume della trascorsa edizione che aveva per tema Formia in età romana, perciò una monografia e un compendio sul periodo storico distintivo nella Città, volume che verrà presentato in occasione dell’apertura del nuovo convegno “Formianum”, ciò non appena la situazione sanitaria assicurerà un sereno rinnovato incontro e scambio tra gli Studiosi, la partecipazione dei Cittadini.
Nelle immagini: Il frontespizio degli Atti del “Formianum” IX-2001 di attuale pubblicazione e un momento del Convegno “Formianum” IX-2001: la sala nel Palazzo Municipale di Formia e il tavolo dei Relatori: da sinistra S. Ciccone, G. Ottaviani, A. Miele (Sindaco),

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