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martedì 28 giugno 2022

UNA NUOVA FORMIA SI AFFACCIA AGLI ALBORI DEL XX SECOLO
Il ventesimo secolo inizia offrendo un’immagine di Formia molto diversa da quella impressa nella memoria dei viaggiatori stranieri che la visitarono nei secoli passati. Agli antichi borghi di Mola e Castellone andava sostituendosi una nuova città che il turismo nascente la sancì balneare. Una nuova Formia, eletta a luogo di villeggiatura, andava formandosi. Un potente apparato turistico ricettivo, sui due litorali, si andava man mano potenziando nella città, sostituendosi alla tradizionale vocazione ospitale dei due antichi borghi. Formia divenuta città a vocazione turistica, nel 1928 contava 9127 abitanti e poteva vantare la possibilità di ospitare numerosi visitatori. Gli alberghi a disposizione di chi volesse soggiornare erano: Il Grand Hotel in piazza della Vittoria (con 32 camere), l'Hotel Excelsior in via della Stazione (con 12 camere), il Modern Hotel in piazza Tommaso Testa (con 12 camere), l'Hotel dei Fiori in via Lavanga (con 6 camere), L'albergo Presutto (con 5 camere), l'Italia (con 5 camere), La Rifiorita (con 6 camere) tutti in via Rialto Ferrovia; inoltre vi erano le pensioni: Giuliano in via Vitruvio e Bella Spiaggia e Lina in via Vendicio. Numerosi villini ed appartamenti mobiliati, situati nell'area balneare e nel centro città, erano disponibili per affitti stagionali. Nel 1932 Formia contava 14.352 abitanti. La città cresceva non soltanto sul punto di vista demografico ma anche su quello urbanistico e nei servizi. La direttissima Roma - Formia - Napoli era stata inaugurata, ambulatori medici, farmacie, case di cura, negozi d'ogni genere vi erano in tutto il territorio. Rete fognate, idraulica ed elettrica copriva tutta la parte residenziale della città. La vita di mare, ricca di elementi che giovano alla salute del corpo, fece meritare a Formia una menzione nella guida turistica più importante dell'epoca. Il Touring Club Italiano, nella sua: "Guida pratica ai luoghi di soggiorno e di cura d'Italia", nel volumetto sulle stazioni di mare, dedica a Formia due pagine ed una stupenda immagine della spiaggia di Vendicio. Così inizia la descrizione: "Cittadina situata in amena posizione tra le colline ed il mare, sul Golfo di Gaeta, il centro urbano é assai animato per traffici ed industrie, i dintorni sono popolati di ville, in mezzo ad una lussureggiante vegetazione. (...)" Le risorse naturali di cui Formia era eccezionalmente ricca, i suoi tesori archeologici, la mitezza del clima, le spiagge meravigliose ed infine il continuo sviluppo delle attrezzature turistiche, le hanno fatto meritare l'appellativo di "PERLA DEL TIRRENO", portandola ad essere considerata un luogo di soggiorno tra i più ricercati della penisola e la meta prediletta di numerosi turisti. La spiaggia di Vendicio e quella del litorale di levante consentivano un lungo periodo di balneazione, e la possibilità di spostamenti brevi e comodissimi sia da Roma che da Napoli. Nella stagione estiva, la temperatura del mare di Formia è sempre stata relativamente costante, senza brusche oscillazioni, durante la giornata aumenta regolarmente dal mattino fino alle ore 17, conservando una temperatura gradevole anche durante la notte.
Nelle immagini due vedute dei litorali di ponete e di levante all'inizio del Novecento; gli alberghi Hotel Excelsior, il Modern Hotel, il Grand Hotel e la pensione Marina; l'immagine pubblicata sulla guida del TCI, che reca in basso la seguente didascalia: "La spiaggia principale di Formia è lunga circa 2 km., e si compone di sabbia fine..."; due istantanee degli anni Trenta di vita balneare: una colonia marina e un gruppo di villeggianti.

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